RIAPRONO LE PORTE DEL CINEMA TROISI

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A Roma, dopo quattro anni riaprono le porte del CINEMA TROISI, in via Girolamo Induno, nel caratteristico quartiere di Trastevere.
Il 17 maggio, alle ore 18.00, in via Induno 1, la presentazione del progetto di rifunzionalizzazione e ripristino architettonico.
Intervengono: Paola Corti – Cinema Beltrade di Milano; Michele Crocchiola – Cinema Stensen di Firenze; Riccardo Costantini – CinemaZero di Pordenone. Ed inoltre: Valerio Carocci – Presidente Ass. “Piccolo Cinema America”; l’Arch. Claudia Tombini e l’Arch. Raffaella Moscaggiuri.

“Più di un anno fa abbiamo vinto il Bando per la gestione del Cinema Troisi, ma purtroppo per via dei tempi pachidermici delle istituzioni e di alcuni ricorsi presentati dalla Mediaport SRL di Giorgio Ferrero e dai terzi classificati al bando non si è ancora potuti arrivare all’inizio dei lavori. Con gli altri ragazzi del “Piccolo Cinema America” però, mentre venivano vinti tutti i procedimenti pendenti dall’avv. Giangiacomo, non abbiamo perso tempo ed abbiamo lavorato per creare la base per l’investimento necessario per la ristrutturazione del futuro Cinema Troisi: in due anni abbiamo raccolto oltre 120 mila euro. Ora, forti di alcune garanzie bancarie già presentate ai tempi del concorso pubblico (da parte di Nicola Giuliano della Indigo Film e Carlo degli Esposti della Palomar), stiamo cercando di trovare il resto dei fondi per non dover aprire un mutuo a 20 anni.

Il 17 maggio alle ore 18.00 apriremo le porte della storica sala e presenteremo il progetto architettonico di ristrutturazione con al nostro fianco le architette che lo hanno redatto, Claudia Tombini e Raffaella Moscaggiuri. Ma il Cinema Troisi, oltre a diventare un punto di riferimento a 360gradi per l’intera città di Roma, si pone l’obiettivo di entrare in sinergia con altre esperienze virtuose italiane: parteciperanno all’evento tre realtà che, prima di noi, hanno già aperto nuove frontiere nel campo della promozione cinematografica all’interno dei territori: Paola Corti del Cinema Beltrade di Milano; Michele Crocchiola del Cinema Stensen di Firenze.

Queste sale, assieme a molte altre, come il Mexico a Milano di Antonio Sancassani o il Cinema Visionario di Udine, sono per noi esempi virtuosi di esercizio cinematografico, in quanto dimostrano l’esistenza di una preziosa possibilità sia per i cinema urbani, che per tutta l’industria cinematografica. In questi luoghi non è il film a fare il pubblico, bensì il lavoro quotidiano sul territorio, l’identità del cinema e la sua conseguente umanizzazione in quanto operatore culturale. Questi spazi, attivandosi come catalizzatori di nuove energie, hanno costruito attorno alle proiezioni cinematografiche delle vere e proprie comunità temporanee, che tradotte in termini economici, rappresentano anche incassi cinematografici interessanti. Li abbiamo conosciuti, visitati, ascoltati e seguiti, ognuno di loro ci ha regalato un pezzettino per costruire la gestione del Cinema Troisi e chissà se, crescendo – conclude Valerio Carocci – non si riesca a mettere finalmente insieme le forze per una futura più grande avventura.

SCHEDA TECNICA CINEMA TROISI:
La Sala Troisi fa parte dell’EX GIL progettato da Luigi Moretti nel 1933, la struttura dapprima “Casa del Ballila” è stata inaugurata nel 1936, per poi essere convertita nel 1945 in “ricovero per orfani gestito dall’Opera Don Orione”. Fino al 1952 i locali attualmente adibiti a sala cinematografica erano utilizzati come sala conferenza-teatro e non erano suddivisi dal resto della struttura. Nel 1969 con lo scioglimento dei patronati scolastici si conclude la gestione da parte dell’Opera di Don Orione e nel 1981 l’intera struttura viene suddivisa tra Comune di Roma e Regione Lazio. Nel 1997 nasce la Sala Troisi, dopo la ristrutturazione ad opera della CecchiGori Group che preferì abbandonare la denominazione precedente, ovvero Cinema Induno. Dopo il fallimento CGGroup, la Mediaport di Ferrero subentra alla gestione per poi chiuderla nell’estate del 2013. Ad aprile 2015, dopo due anni di abbandono, Roma Capitale effettua lo sgombero e riacquisisce la disponibilità del bene, occupato quindi sine titulo.
Attualmente la Sala Troisi, di proprietà di Roma Capitale, mediante un concorso pubblico terminato il 14 aprile del 2016 risulta assegnata definitivamente all’associazione “Piccolo Cinema America”, che ne è ufficialmente il custode.
La sala cinematografica consta di 298 posti (poltrone rosso fuoco che saranno mantenute così come sono) e di una superficie di 886 mq coperti, lo schermo ha una lunghezza di 13 metri ed un’altezza di 5 metri.

(Comunicato stampa)

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