IL DESERTO ROSSO

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Al prossimo Festival di Venezia, la versione restaurata del capolavoro del 1964 di Michelangelo Antonioni “Il deserto rosso”, con protagonista una straordinaria Monica Vitti.
Restauro: CSC – Cineteca Nazionale e Istituto Luce – Cinecittà in collaborazione con RTI-Mediaset.
Prima proiezione alla Mostra: Venezia – Sala Casinò, lunedì 31 agosto.

Il film che nel ’64 segna il passaggio fra la trilogia in bianco e nero degli anni “60 (L’avventura, La notte, L’eclisse) e i film internazionali degli anni successivi. La sperimentazione sul colore rilegge in chiave esistenziale il paesaggio padano già protagonista di Il grido (1957) e dei primi documentari neorealisti del regista. Un film-sintesi di tutto Antonioni, riproposto nel decennale della sua scomparsa.

Sinossi
Un incidente d’auto provoca in Giuliana uno choc che, aggravato dall’ambiente particolare in cui la professione del marito, ingegnere elettronico, la costringe a vivere, si tramuta in uno stato di nevrosi depressiva. Corrado, un amico del marito, si sente attratto dalla donna e tenta di aiutarla ad uscire dalla sua solitudine piena di incubi, intrecciando con lei una fuggevole ed amara relazione. Tale esperienza non fa che aggravare lo stato depressivo della donna che si vede inconsapevolmente ingannata anche dal suo figlioletto, il quale finge d’essere colpito da una grave malattia. Fallito il tentativo di porre fine violentemente alla propria esistenza senza scopo, Giuliana continuerà la sua vita in precario equilibrio tra rassegnazione e pazzia.

Cast
Regia: Michelangelo Antonioni; sceneggiatura: Tonino Guerra, Michelangelo Antonioni; fotografia: Carlo Di Palma; montaggio: Eraldo Da Roma; musica: Giovanni Fusco; scenografia: Piero Poletto; produzione: Film Duemila, Federiz, Francoriz; interpreti: Monica Vitti (Giuliana), Richard Harris (Corrado), Carlo Chionetti (Ugo), Xenia Valderi (Emilia), Rita Renoir (Linda).

Nota del restauro
Restauro realizzato in 4K a partire dai negativi scena e colonna messi a disposizione da RTI-Mediaset. La correzione del colore è stata supervisionata dal direttore della fotografia Luciano Tovoli, al fine di restituire al film la giusta colorimetria e il tono fotografico voluti all’epoca da Michelangelo Antonioni e Carlo di Palma. Restauro del suono a cura di Federico Savina. Tutte le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio Fotocinema di Roma.

(Comunicato stampa)

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