BLACK OUT – VITE SOSPESE

FICTION SU RAI 1 PER QUATTRO PRIME SERATE, DAL 23 GENNAIO

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“Black Out – Vite sospese”, con Alessandro Preziosi (interpreta Giovanni Lo Bianco), Rike Schmid (Claudia), Marco Rossetti (Marco Raimondi), Aurora Ruffino (Lidia), Mickaël Lumière (Karim), Caterina Shulha (Irene), Massimo Mesciulam (Giorgio), Giorgio Caputo (Ruggero Volturno), Riccardo Maria Manera (Lorenzo Zanin), Federico Russo (Riccardo), Juju Di Domenico (Anita), Maria Roveran (Petra Zanin), Magdalena Grochowska (Sarah Zanin), Veronica Urban (Silvia), Alessandro Riceci (Umberto), Maurizio Fanin (Andrea), Eugenio Franceschini (Luca), Fabio Sartor (Max Zanin). Regia di Riccardo Donna. Una coproduzione Rai Fiction – Èliseo entertainment, prodotta da Luca Barbareschi con la partecipazione di Viola Film, in collaborazione con Trentino Film Commission.

Serie tv in quattro serate (per un totale di otto episodi) in prima visione su Rai 1, dal 23 gennaio 2023. Da un’idea originale di Valerio D’Annunzio e Michelangelo La Neve, sceneggiata da Valerio D’Annunzio, Peppe Millanta, Monica Straniero, Andrea Valagussa. Direttore della fotografia Paolo Bellan (che valorizza la splendida location dolomitica). Montaggio di Davide Miele. Scenografie di Massimo Santomarco. Costumi di Enrica Barbano. Casting curato da Loredana Scaramella e Stefano Oddi. Prodotto da Luca Barbareschi.

“Black Out” è un mistery-drama ambientato in alta quota. È un racconto spettacolare, fatto di suspence, ma anche di sentimenti ed umanità, ben scritto, diretto ed interpretato, ma con un certo grado di angoscia, che – però – non raggiunge gli apici (peraltro, sconclusionati) del recente “I Sopravvissuti”, il cui fenomenale flop era stato facilmente previsto nel nostro articolo di presentazione di quella serie. In questa ben più convincente serie, i protagonisti sono i clienti di un lussuoso albergo nel piccolo ed esclusivo polo sciistico della Valle del Vanoi, in Trentino. Qui trascorrono le feste di Natale in compagnia dei propri cari. Ma la terra trema ed il distacco di un’imponente slavina isola la Valle ed impedisce i soccorsi possibili dall’unico passo che la collega con il resto del mondo. Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte. In quella che avrebbe dovuto essere una piacevole vacanza, restano intrappolati personaggi con segreti da nascondere, identità celate ed ambigui professionisti pronti a tutto. Tra di loro c’è anche un assassino.
La valanga costringe vacanzieri e residenti nel piccolo paese a vivere un’esperienza unica che li obbligherà a fare i conti con sé stessi e con gli altri: potranno venirne fuori, solo se supereranno le loro paure, i loro pregiudizi ed impareranno ad essere una comunità.

Quando si crede di aver perso tutto, spesso, si ritrova sé stessi ed il coraggio di combattere per ciò che conta davvero.

Un mistery intenso ed emozionante diretto da Riccardo Donna (girato in grande formato 6K utilizzando importanti VFX e grandi effetti digitali) che vede protagonista Alessandro Preziosi affiancato, come scritto in apertura, dall’attrice tedesca Rike Schmid (molto popolare in patria), Marco Rossetti, Aurora Ruffino, Caterina Shulha, Maria Roveran l’attore francese Mickaël Lumière e, tra gli altri, i giovani Federico Russo, Riccardo Maria Manera e Juju Di Domenico. La troupe era composta da più di cento persone, ottanta attori e tante figurazioni scelte sul territorio.

SINOSSI DI SERIE

È la Vigilia di Natale ed il distacco di un’imponente slavina isola la Valle del Vanoi impedendo i soccorsi tramite l’unico passo che porta alla valle. Il paese è isolato, l’elettricità saltata, le comunicazioni interrotte. I clienti del lussuoso albergo ed i residenti del paesino nel piccolo ed esclusivo polo sciistico rimangono tagliati fuori dal mondo.
Giovanni Lo Bianco (Alessandro Preziosi) è venuto per una vacanza sulla neve con i suoi due figli adolescenti, Riccardo ed Elena. Non ha badato a spese ed ha preso la suite più costosa del lussuoso albergo. Per tutti, Giovanni è un broker di mezza età, elegante e di successo. Per i suoi figli è un padre che, dopo la recente perdita della moglie, deve riscoprirsi genitore. Ma Giovanni è molto più di tutto questo. La verità è sepolta in un passato inconfessabile che è sul punto di ritornare quando riconosce Marco (Marco Rossetti) ospite di quello stesso albergo, insieme ad Irene (Caterina Shulha), sua nuova bellissima compagna. Per Marco, meccanico che si è appena risollevato dal fallimento della sua officina, alloggiare in quell’albergo è un colpo di testa. In realtà un motivo c’è: in una baita poco distante si nascondono la figlia Anita, costretta a vivere suo malgrado sotto copertura con la madre, nonché sua ex moglie, Claudia (Rike Schmid), primario di chirurgia d’urgenza, sottoposta ad un programma di protezione testimoni in attesa del processo che la vede testimone oculare di un omicidio di Camorra per mano di uno spietato boss.
Nessuno sa che Giovanni è legato al clan malavitoso da un vincolo ‘di sangue’: è suo fratello il boss imputato nel processo e lui, pur avendo cambiato cognome e, almeno apparentemente, anche vita, è ancora invischiato negli affari di famiglia. La testimonianza di Claudia rischia quindi di distruggere la vita di Giovanni e quella dei suoi figli. A lui non resta che provare ad eliminarla. Claudia, però, è anche l’unico medico, quindi l’unica persona, nella valle in grado di salvare sua figlia, la giovanissima Elena, in coma dopo la valanga.
Nessuno sembra poter fermare l’ineluttabile. Nessuno, tranne il destino.

I PERSONAGGI PRINCIPALI

GIOVANNI LO BIANCO (Alessandro Preziosi)
Giovanni è un broker finanziario. Cresciuto nei bassifondi di Napoli, è riuscito a farsi strada nel mondo della finanza. È arrivato a Vanoi assieme ai figli adolescenti, Elena e Riccardo, nella speranza che una vacanza possa alleggerire il peso per la perdita della moglie e madre dei ragazzi, mancata da poco. Ma la scoperta fortuita della presenza di Claudia, testimone di giustizia sotto protezione, mette Giovanni davanti ad un grave dilemma: se non vuole che Riccardo ed Elena scoprano chi sia veramente il loro padre, e che il castello di menzogne costruito attorno alla sua carriera crolli, non gli resta che uccidere Claudia. Peccato che Claudia, chirurgo e medico d’urgenza, sia l’unica persona in grado di prendersi cura di sua figlia Elena, rimasta ferita nella valanga, riportando un grave trauma cranico. Claudia offre ad Elena e Giovanni un supporto medico ed emotivo, e così tra i due comincia a nascere qualcosa. Più i due si avvicinano, più la volontà di Giovanni di uccidere Claudia vacilla.

CLAUDIA SCHNEIDER (Rike Schmid)
Claudia, tedesca, primario di Pronto Soccorso. Dopo aver assistito a Napoli ad un omicidio, ha deciso di testimoniare. Per la sua incolumità e quella della figlia, Anita, le due donne sono state inserite nel programma di protezione testimoni, che le costringe a nascondersi in Val Vanoi, in Trentino. Claudia è una donna dal carattere forte e dai saldi principi morali. Dopo la valanga prende immediatamente in mano la situazione dei feriti, occupandosi in particolare di Elena, figlia di Giovanni, l’uomo che poco prima, ha ricevuto l’ordine categorico di ucciderla. Con il blackout cambia tutto: vittima e carnefice si avvicinano scatenando la gelosia di Marco, ex-marito della donna e padre di Anita. Tuttavia i pericoli per Claudia sembrano non finire mai; nella valle si nasconde qualcun altro che porta avanti un piano criminale e sarà difficile per lei capire di chi fidarsi.

MARCO RAIMONDI (Marco Rossetti)
Marco è un meccanico. Negli anni passati accanto a Claudia, ora sua ex moglie, ha accettato di seguirla a Napoli, rinunciando al suo lavoro per la carriera di lei. Questa rinuncia, sommata alle continue assenze della moglie molto più dedita al lavoro che alla loro relazione, lo ha spinto al tradimento prima, al divorzio poi. Marco non ha mai accettato che Anita fosse affidata alla madre e che ora sia costretta a nascondersi con lei. Questo è il motivo della sua presenza lì, nella speranza di portarsi via la figlia. Con lui c’è Irene, la nuova compagna.

LIDIA ERCOLI (Aurora Ruffino)
Lidia è un giovane Appuntato dei Carabinieri di Vanoi. È diventata carabiniera non per vocazione ma per ottenere l’approvazione del padre. Con la morte del maresciallo Piani, a seguito della slavina, rimane l’unico rappresentante delle forze dell’ordine nella valle. È per questo che si ritrova al centro di tutte le tensioni che seguono al mancato arrivo dei soccorsi. Lidia, però, sentendosi inadeguata al ruolo, affronterà una grave crisi professionale e personale. Vivrà tutto questo con il profondo dolore generato dalla morte dell’uomo che amava (proprio il maresciallo Piani) e di cui è rimasta incinta.

IRENE (Caterina Shulha)
Irene è una giovane infermiera dell’est Europa, nonché la nuova compagna di Marco. È decisa, intelligente e non ha paura di confrontarsi con Claudia e Marco quando sembra che tra i due la fiamma si sia riaccesa. Grazie alle sue conoscenze mediche si rivela un prezioso sostegno per Claudia e per tutto il gruppo di sopravvissuti. Tuttavia, nasconde anche lei un lato oscuro che se rivelato rischia di mandare a rotoli l’unica relazione che per lei conti davvero, quella con Marco.

ANITA RAIMONDI (Juju Di Domenico)
Anita è un’adolescente irrequieta. Figlia di Claudia e Marco, è stata costretta a nascondersi in Val Vanoi insieme alla madre. Da qualche tempo, all’insaputa di Claudia, ha iniziato una relazione con Lorenzo, figlio dei proprietari del prestigioso hotel, senza mai rivelargli la sua vera identità. Ma, così facendo, involontariamente farà saltare la copertura della madre e, quindi, anche propria.

DICHIARAZIONE DEL REGISTA

Un’avventura nell’avventura, la realizzazione di “Black Out”. Questa è la prima cosa che mi viene da dire se penso a quelle settimane tra le montagne, passate ad inseguire la neve. “Black Out” è una serie fuori dal comune, irrinunciabile se hai la fortuna che ti venga offerta. Racconta di un gruppo di persone che rimane bloccato da un evento catastrofico in una valle montana. Neanche i soccorsi arrivano in loro aiuto. Nel corso degli episodi, la storia, intreccia le relazioni, gli amori e i dissidi tra i personaggi prigionieri della montagna. E prigionieri della neve!! ahimè. Ecco la neve… In effetti per parlare di questo lavoro non posso che cominciare dal rapporto complesso che ho avuto con l’elemento cardine del racconto. La neve appunto. Girare un film in montagna d’inverno non è semplice, ma eravamo preparati bene e pronti a superare le difficoltà. Purtroppo la neve non la controlli, a volte c’è, a volte no, a volte è troppa e ti arriva all’ombelico e a volte fa caldo e inesorabilmente si scioglie. Nei luoghi scelti per le riprese, a pochi giorni dal primo ciak, la neve, prima abbondante, si era via via sciolta e non si prevedevano nevicate. Passavano i giorni e la situazione si stava facendo drammatica. Che fare? Soltanto chi ha esperienza cinematografica, può capire il dilemma che ci siamo trovati ad affrontare. Ma alla fine lo abbiamo risolto. La neve non arrivava e allora siamo andati noi da lei. In tre giorni abbiamo fatto nuovi sopralluoghi, cambiato programmi, locations, e abbiamo cambiato il famoso PDL (piano di lavorazione); insomma, abbiamo ripensato molte cose e siamo andati dove la neve c’era…anche troppa. Valli lontane, impervie, vergini, distanti ore di macchina o di motoslitta, ma è grazie al coraggio di fare certe scelte in quei momenti, se ora “Black Out” è così. Bene, a parte le difficoltà logistiche, la serie è comunque una vera sfida per il mercato della tv generalista. Lo definirei un mistery relazionale (anche qualche altra cosa, ma lo scoprirete solo vedendolo), ed è, grazie alla coproduzione con la Germania e al cast internazionale, un prodotto non solo per Rai 1, ma destinato al mercato estero. Un set multi lingua tra il freddo delle cime, dove persino il nostro drone perdeva il controllo per le correnti gravitazionali. Ho dei filmati, dove sembriamo una spedizione in Himalaya più che una troupe cinematografica. Mi sono dovuto piegare alla natura, perché tecnicamente è stata un’altra sfida. Mi spiego, spesso pensavo di fare una serie di inquadrature, mi preparavo sulla carta la scena, ma poi arrivato sul posto, capivo di dovermi muovere diversamente. Dovevo adattarmi al territorio. Devo dire che in queste condizioni, spesso la macchina a mano è la soluzione più logica. Ho usato obiettivi che mi hanno permesso di stare molto vicino ai visi degli attori dando così la sensazione di vivere con grande intensità le loro emozioni. Più volte una scena è stata suddivisa in tre, quattro locations diverse. Questo per poter avere la neve in ogni lato, o per ricreare il luogo che avevo in mente e che nella realtà non esisteva. Girare un’inquadratura in una valle e il controcampo in un’altra, distante due ore di macchina, non è che ti capiti spesso (per fortuna), ma la maggior parte delle riprese degli esterni di “Black Out” sono fatte così. Resta forte la mia soddisfazione perché so che non ve ne accorgerete. È stato avventuroso, entusiasmante, sfinente, non trovo gli aggettivi, ma di sicuro è stato un lavoro enorme e senza la mia fantastica troupe e senza la generosità dei miei attori non sarei arrivato a mettere la parola fine. Insomma, tutti insieme, quasi persi tra le montagne.

(Riccardo Donna)

Nato a Torino, Riccardo Donna è un regista con all’attivo tantissime serie tv e film, ma anche varietà e programmi per la tv. Alessandro Preziosi si accinge a compiere cinquant’anni, napoletano, si è laureato in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli ed ha raggiunto la grande popolarità nel 2003 con “Elisa di Rivombrosa”, di Cinzia TH Torrini. Rike Schmid è nata ad Hannover, in Germania, ed ha iniziato la sua carriera di attrice alla fine degli anni ’90; la svolta definitiva è arrivata con il ruolo principale nella serie “Der Fürst und das Mädchen”. Vive tra Berlino e Roma, dove ha conseguito un Master in Sociologia. Aurora Ruffino è nata nel 1990 a Torino, debuttando al cinema nel film “La solitudine dei numeri primi”, di Saverio Costanzo. Diplomatasi al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2013, ha già lavorato in numerosissime fiction di successo. Anche Marco Rossetti, romano, classe 1985, si è diplomato al Centro Sperimentale, nel 2010, per poi portare avanti le carriere di attore e di cantautore; nel 2022 è diventato uno dei nuovi protagonisti della serie “Doc Nelle tue Mani 2”. Caterina Shulha all’età di 12 anni si è traferita dalla Bielorussia in Italia. Dopo il Liceo Linguistico ha iniziato con la moda, e l’abbiamo vista già numerose volte al cinema e in tv, nonostante due figlie avute da giovanissima, senza smettere mai – in entrambe le gravidanze – di lavorare: durante o subito dopo, era sul set.

Molto gradevole è stata, nella tarda mattinata di oggi, la conferenza stampa con il cast attoriale e tecnico, nella Sala degli Arazzi della RAI. Non resta che dare l’appuntamento ai telespettatori a lunedì 23 su Rai 1 per questo mistery drama, thriller, tante cose in una, sicuramente ben più riuscito di “Sopravvissuti”, che aveva aperto la stagione senza convincere né critica, né pubblico, tanto da mettere in crisi la certezza di una seconda stagione, che speriamo – per il bene di tutti – che non arrivi. Qui, invece, c’è tutto: una storia valida, ben scritta, ben diretta, altrettanto ben interpretata, una location da urlo, e tanto altro ancora che vedrete nelle quattro prime serate.

(Franco Baccarini – Agenzia Press Italia)

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