MARE FUORI 3 – DAL 15 FEBBRAIO SU RAI 2
RAI FICTION e PICOMEDIA presentano la terza stagione di “Mare Fuori”, sei prime serate su RAI 2 a partire da mercoledì 15 febbraio, in anteprima esclusiva su RAI PLAY dal 1° febbraio, con Carolina Crescentini, per la regia di Ivan Silvestrini.
Torna, con la sua terza stagione, “Mare Fuori”, da un’idea di Cristiana Farina, scritta con Maurizio Careddu, per la regia di Ivan Silvestrini, interpretato da Carolina Crescentini, Carmine Recano, Lucrezia Guidone, Nicolas Maupas, Massimiliano Caiazzo, Vincenzo Ferrera, Antonio De Matteo, Anna Ammirati e Valentina Romani.
Vediamo insieme la sinossi di serie, aiutati dalle parole degli ideatori, Maurizio Careddu e Cristiana Farina.
L’Istituto di detenzione minorile è una bolla in cui ‘ragazzi interrotti’ hanno la possibilità di capire chi sono e cosa vogliono al di là di cosa sono stati fuori da quelle mura. È una parentesi di sospensione in cui hanno la possibilità di navigare nel loro mare interiore, fare nuove scoperte e conoscere nuovi mondi. Luoghi che fuori non hanno mai esplorato. Alcuni dei detenuti questo viaggio lo hanno compiuto con coraggio, affrontando la paura di scoprirsi deboli o incapaci di soddisfare i desideri dei propri familiari. Altri pensano ancora che il coraggio sia quello di aggredire la vita e prendersi tutto passando sopra ad ogni tipo di sentimento.
In questa terza stagione, i protagonisti sono cresciuti e molti di loro si trovano a dover compiere la scelta di come affrontare il loro ruolo di adulti nel mondo.
La scoperta dell’amore è la rotta che li conduce alla scoperta di nuovi aspetti di se stessi. Continenti sinora inesplorati. Qualcuno di loro si troverà perso a causa di questa emozione sconosciuta, qualcun altro invece vivrà questo sentimento come fosse un faro nella notte e si farà guidare dalla sua luce abbagliante.
Nuovi personaggi faranno il loro ingresso nell’istituto penitenziario, come Giulia, una trapper appartenente ad una gang milanese. Ed i fratelli Di Meo, che insieme a ‘Dobermann’, un amico extracomunitario di colore, entrano in prigione per aver devastato un ospedale.
Le pagine di cronaca nera ogni anno che passa si riempiono di tragici eventi che vedono protagonisti ragazzi giovani e spietati. Il fallimento di un minore è il fallimento di un adulto. I protagonisti di “Mare Fuori” sono giovani ma il loro urlo rabbioso e violento è rivolto a noi adulti e mettersi in ascolto è un nostro dovere.
Oltre ai tanti ragazzi e ragazze, vi cono sempre i protagonisti, guidati da Carolina Crescentini, nei panni di Paola Vinci, la direttrice dell’IPM (Istituto di Pena Minorile), che ora guarda ai suoi ragazzi con occhi più amorevoli, ma questo le procurerà un grande guaio. Poi, c’è Carmine Recano, che interpreta Massimo Esposito, il comandante di Polizia Penitenziaria. Con i ragazzi ha un approccio fermo ma empatico. Getta sempre il cuore oltre l’ostacolo. Lo ha fatto anche nella vita privata, ma con conseguenze dure da risolvere, che lo spettatore vedrà presto. Quindi, Lucrezia Guidone è Sofia Durante, un’educatrice; Vincenzo Ferrera veste i panni di Beppe, un educatore sempre dell’IPM; Anna Ammirati è Liz, un’agente penitenziaria che ha un debole per Edoardo, un ragazzo detenuto. E tanti altri ancora, per i quali non abbiamo lo spazio necessario.
Come sempre amiamo fare, vediamo la sola sinossi della prima serata, pertanto dei primi due episodi, al fine di non ‘spoilerare’ troppo.
Episodio 1 – L’odio necessario
Rosa Ricci si è fatta arrestare con l’intento di vendicare i fratelli ed il padre dall’attacco dei Di Salvo. Carmine è il suo obiettivo ed è pronta a tutto per vedere in ginocchio Donna Wanda, nemica acerrima del clan Ricci. Cardiotrap è sconvolto da quanto successo con Fabio ed attende che la notizia della sua morte arrivi, ma per ora tutto tace. Paola vuole interrompere la sua relazione con Massimo: ora che è tornata la moglie il comandante deve pensare alla sua famiglia. Edoardo, dopo aver aggredito con violenza l’amico di Teresa, sta per essere spedito a Poggioreale. Naditza e Filippo sono ubriachi di felicità e si godono la loro libertà. Pino e Kubra sono sempre più legati l’uno all’altra da un amore che nessuno dei due conosceva.
Episodio 2 – Il richiamo del sangue
Carmine è sempre più in pericolo per il desiderio di vendetta di Rosa e scopre che Mimmo ha un incarico che Donna Wanda gli ha dato. Beppe cerca di convincere Latifah a rimanere a Napoli per ricomporre il rapporto con Kubra ma la ragazza, nonostante i consigli di Pino, non appare convinta di perdonare la madre. Massimo non vuole rinunciare alla sua storia con Paola. Edoardo ha una proposta speciale per Carmela. La fuga di Filippo e Naditza rivela nuovi aspetti del carattere del ragazzo. Tra Gemma e Cardiotrap c’è un teso confronto. Edoardo ha una richiesta per Pirucchio che sta uscendo per la messa in prova che il ragazzo non vuole assolvere. Mimmo, in tribunale, ha un incontro inaspettato, mentre Rosa è al capezzale di Don Salvatore.
Alcune dichiarazioni del regista, Ivan Silvestrini, rilasciate, già prima della conferenza, a noi della stampa: “Dirigere la terza stagione di Mare Fuori è stata un’avventura indimenticabile. Dopo aver contribuito a raccontare le storie di questi personaggi nella scorsa stagione non vedevo l’ora, per primo, di sapere come sarebbero andate le cose. Credo che la serie abbia raggiunto ormai la sua piena maturità, ed è stato un privilegio essere al timone di una squadra così devota e inarrestabile in ogni reparto. La storia punta sempre più in alto, il cast ha ormai un affiatamento e un’alchimia che mi hanno permesso di approcciarmi alla narrazione visiva libero da qualsiasi canone. Ho mosso la macchina da presa cercando di attenermi al mio principio guida, ovvero di essere sempre, in ogni momento alla ‘distanza perfetta’ dai personaggi, con uno stile fluido alla continua ricerca dell’emozione, attraverso spesso coreografie articolatissime dove ogni cosa doveva essere al suo posto, avvenire in un momento precisissimo affinché il ritmo non inciampasse. Le sceneggiature già fortissime sono diventate pura meraviglia in mano agli attori e io mi muovevo come un cacciatore insaziabile alla ricerca di sfumature e dettagli che la complessità narrativa continuava a generare come una reazione chimica a catena. In questa storia si parla di amicizia, di famiglia e di amore, e non sempre le cose vanno come vorremmo, perché l’adolescenza brucia e un’ombra ostile grava su tutte le ragazze e i ragazzi dell’IPM, un Sistema criminale che porterà allo scontro definitivo in un crescendo emozionale dove io stesso, in moviola, continuavo ad asciugarmi gli occhi nonostante fossi ormai oltre il ragionevole numero di visioni che dovrebbero permettere un certo distacco critico. No. Impossibile con Mare Fuori.”
Interessante e delicata la tematica, ma pensiamo che una durata minore (ed una scrittura più avvincente) avrebbe aumentato l’appeal, perché il tutto non sembra reggere una durata, seppure non da lunga serialità, che appare una forzatura; proprio lo script non regge il minutaggio. Lascia perplessi anche il fatto di programmare la serie su Rai 2, ma addirittura anticipata su Rai Play… perché ci dovrebbe credere il pubblico, già in sensibile calo, se – al di là di quanto affermato in conferenza stampa – sembra da queste scelte che la Rai per prima non ci creda fino in fondo? La serie è sempre stata considerata più adatta al ristretto pubblico di Rai 2, più adatta anche alla fascia giovanile, sin dalla messa in onda del primo episodio della prima stagione, il 23 settembre 2020, con ascolti oscillanti tra 1,5 e 1,8 milioni di telespettatori, pari ad uno share tra il 6 e l’8%, con una punta del 9,4% per l’episodio finale; mentre la messa in onda della seconda stagione è iniziata il 17 novembre 2021, con ascolti tra 1 e 1,4 milioni con share tra il 4 ed il 6,8%, eccezion fatta per il terzultimo episodio che ha raggiunto l’8,5%. Comunque, nell’insieme, un calo molto netto, e non all’altezza dei dati medi, già piuttosto striminziti, tipici di Rai 2, che pure ospita anche un gioiello come il felicemente ‘politicamente scorretto’ “Rocco Schiavone”, con Marco Giallini, da sempre in onda su Rai 2, ma soltanto perché serie ritenuta troppo ‘scorretta’, e non concordiamo. Ma non dimentichiamoci che quasi un quarto di secolo fa, la Rai non credette fino in fondo ne “Il Commissario Montalbano”, facendolo esordire su Rai 2. Nel tempo, i record di ascolti in Italia e di vendite in tutti i continenti degli episodi tratti dai romanzi di Andrea Camilleri, non si contano.
Tornando a “Mare Fuori”, già a fine marzo 2022, ben prima di regolarsi sui risultati della terza stagione (anzi, alla vigilia dell’inizio delle riprese della stessa), e venendo da poco dal parziale flop della seconda stagione, è stata – ben poco comprensibilmente – annunciata la quarta.
A noi non dispiace la serie, pur senza esaltarci. Una messa in onda in contemporanea con Rai Play, di questa terza serie, sarebbe stata certamente più comprensibile, ed avrebbe potuto rappresentare un esperimento da studiare, anche da parte degli analisti di Scienze della Comunicazione, relativamente alla quantità ed alla composizione (evidentemente diversa) di pubblico. Ma così, de gustibus…
Certo, com’è stato detto in conferenza stampa, tenutasi nella splendida Sala degli Arazzi della RAI, il target è giovanile e questo giustifica sia la messa in onda su Rai 2 (la rete ammiraglia è più per un target di famiglie) che l’utilizzo di Rai Play, però non so quanti ragazzi vedranno questo prodotto. Certo, la fascia giovane rappresenterà quella maggiore nella torta delle tipologie dei telespettatori, ma in percentuale credo che non sfonderà, come già non lo ha fatto nella seconda stagione. Quindi, una fiction per pochi giovani ed ancor meno pubblico nelle altre fasce di età. Sempre in conferenza stampa è emerso che si è trattato di una serie complicata, di una sfida, soprattutto per la tv generalista, ed in effetti lo si nota, e non sarà facile sfondare, anzi… tutt’altro. E l’insistenza nel pensare, anche questo detto in conferenza, a nuove stagioni (al plurale!), sembra azzardato ed obiettivo molto ottimistico. È stato detto che il prodotto è già presente in venticinque Paesi e certamente questo incoraggia, lo si comprende, tanto quanto sorprende. Poi, bisogna vedere a quanto ammonta l’accumulo di spettatori anche in queste nazioni. Infine, che la seconda stagione abbia fatto consolidare il prodotto dopo una partenza in sordina nella prima stagione, anche questo affermato in conferenza stampa, beh… i dati sono stati riportati più in alto, quindi si suppone che si alludesse ai non molti contatti possibili su Rai Play, non certo su Rai 2, e non parlerei di ‘esplosione’ di successo, termine utilizzato sempre in conferenza. Certo, una percentuale importante di spettatori under 35 su Rai Play (una percentuale alta su un numero basso, per intenderci), ma un flop su Rai 2, dove i numeri e le possibilità di visione sono ovviamente molte volte superiori a Rai Play; pertanto, i toni trionfalistici appaiono esagerati e non si vede come questa terza serie possa invertire la curva verso il basso già avuta tra la prima e la seconda stagione, ed aver sentito parlare di quarta serie in fase di scrittura (quindi, confermato quanto anticipato per la prima volta nel marzo 2022) e di pensare seriamente ad una quinta, sesta serie, mah… di riserve ne abbiamo molte. Sarebbe bene anche dare un termine alle serialità, soprattutto a quelle meno seguite dal pubblico, dar vita e spazio a nuove idee e non riempire i palinsesti di terze, quinte, settime, dodicesime stagioni, lasciando il pubblico in balia di finali sempre aperti, quando lo spettatore ha anche un preciso diritto ad un finale, che chiuda tutto quanto aperto durante la serie, così come un film per il grande schermo un finale ce l’ha, sempre. Anche quando, poi, il successo dei numeri conduce ad un possibile sequel. E se per un milione di telespettatori si sente dire in conferenza che si pensa ad una quinta, sesta serie e magari anche di più, contenti loro… purché non restino contenti soltanto loro. Sarà che la Rai con le sue fiction ci ha abituati molto, molto bene in questa prima metà della stagione 2022/23, e già abbiamo ricordato recentemente che nell’anno solare 2022 la Rai sia riuscita nell’impresa di piazzare dieci fiction nella top ten delle fiction di tutte le reti italiane; en plein perfetto!
Ah, un’ultima cosa, non di poco conto. Anche la scarsissima presenza della stampa in conferenza rappresenta una cartina di tornasole. C’è la ‘fila’ per altre presentazioni, ma stavolta solo un imbarazzante numero di assenze e l’interezza di quella che si chiama ‘conferenza stampa’ è stata riempita da una conferenza (un lunghissimo monologo di 50 minuti) della dirigenza, del cast artistico e tecnico, ma senza stampa (insomma, ‘conferenza stampa’, ma senza stampa!); addirittura nessuna domanda, nessun intervento!! Una cosa che in tanti anni non ricordo, ed un motivo ci sarà stato. Nulla accade per caso.
(Franco Baccarini)