EUROVISION SONG CONTEST 2023

SI È TENUTA STAMANE LA CONFERENZA STAMPA RAI

            Stamane, abbiamo partecipato alla conferenza stampa RAI di presentazione dell’Eurovision Song Contest 2023, l’evento televisivo non sportivo più visto al mondo, che si terrà il 9, l’11 ed il 13 maggio a Liverpool, con diretta tv su Rai 2 per le prime due serate (le semifinali) e su Rai 1 per la finale, alla quale partecipa di diritto il rappresentante dell’Italia, Marco Mengoni.

            Ha aperto la conferenza la presidente RAI, Marinella Soldi, pur appena reduce da un Consiglio di Amministrazione, a dimostrazione del forte interesse RAI per l’evento musicale. “Con la sua vitalità, con la sua capacità di attrazione, l’Eurovision Song Contest è un evento mediatico sensazionale che unisce e rende protagonisti i servizi pubblici europei per tutte le generazioni – ha dichiara la presidente Rai, che – peraltro – ci ha comunicato che sarà personalmente presente a Liverpool! Ha poi aggiunto: “Come Sanremo, a cui è collegato, l’Eurovision è una festa della canzone, che vive in tutte le sue sfaccettature valori importanti, come l’amicizia tra i popoli, l’apertura alle altre culture, l’inclusione e la diversità, il rifiuto della violenza: nella scorsa edizione, a Torino, grazie al voto popolare, ha vinto l’Ucraina. È stata una scelta nel nome della musica, ma anche nel nome della pace”.

            Dopo il successo della passata edizione a Torino targata Rai (con le due semifinali che hanno superato i 27 punti di sharecon oltre 5 milioni di telespettatori, cresciuti a 6 milioni 600 pari al 41,9 di share nella finale), torna l’appuntamento con la manifestazione giunta alla 67ma edizione, dalla Liverpool Arena. In conclusione, la presidente Marinella Soldi ha dichiarato: “Eurovision è un imponente sforzo produttivo e un banco di prova. Rai lascia il testimone a BBC: saremo a Liverpool perché Kiev è ancora sotto le bombe; speravamo non fosse così. E resta anche quest’anno un evento primario per la RAI, con spazi dedicati e pensati su tutte le piattaforme: radio, tv digitale. La finale del 13 maggio, in prima serata su Rai 1, vuole rappresentare in concreto un momento di spettacolo universalmente accessibile: sarà sottotitolata, audiodescritta e raccontata anche con la lingua dei segni”.

            Ha poi preso la parola Stefano Coletta, direttore Rai Intrattenimento Prime Time, che – tra le altre cose – ha ricordato il successo della produzione italiana dello scorso anno e l’impegno dell’azienda da quando l’Italia è tornata in gara una dozzina di anni fa.

            Successivamente, non presente in sede a Roma, ma in collegamento da Milano, una Mara Maionchi mai vista così ‘seria’, ha esordito dicendo che si sente “come un bambino che entra nel salotto buono”, confidando la sua emozione, che traspariva chiaramente anche dal suo comportamento inusuale per chi la conosce televisivamente, ma questo ha fatto simpatia oltre ad essere così diverso dal solito.

            La Maionchi commenterà insieme con Gabriele Corsi l’Eurovision per l’Italia. Corsi, che già ha condotto le precedenti edizioni con Cristiano Malgioglio (pessima la performance di quest’ultimo lo scorso anno, con eccessivi commenti e, in particolare, critiche ripetute e pesanti alla cantante spagnola Chanel, che – peraltro – si è classificata terza, tanto da ricevere una lettera ufficiale di congratulazioni dai reali di Spagna, perché questo Paese non riusciva a salire sul podio dell’Eurovision da oltre vent’anni, e non ci sorprende l’allontanamento di Malgioglio), ha aperto il suo intervento subito con l’emozione provata in occasione della vittoria del 2021 dei Maneskin, confidandoci che la prima telefonata ricevuta in quei momenti fu di Rosario Fiorello, a dimostrazione della grande attenzione rivolta all’evento.

            Importante anche l’impegno di Rai Radio 2, radio ufficiale dell’Eurovision Song Contest 2023. In diretta radio e video, sul canale 202 del digitale terrestre e tivùsat, in streaming su RaiPlay e RaiPlay Sound, Radio 2 seguirà le semifinali e la finale, con la conduzione di Diletta Parlangeli, Saverio Raimondo e LaMario. Si potranno seguire le tre serate dell’Eurovision Song Contest anche su RaiPlay. Per la finale del 13 maggio verranno inoltre rese disponibili le clip delle canzoni subito dopo le esibizioni dei singoli cantanti e, sempre il 13, sarà anche possibile seguire la diretta in versione originale sul canale RaiPlay.

            Anche Rai Cultura racconta la manifestazione attraverso le partecipazioni del nostro Paese con le due puntate de “L’Italia e gli italiani all’Eurovision Song Contest”, in onda venerdì 12 e sabato 13 maggio alle 19.30 su Rai Storia. Si comincia con la prima edizione del 1956 per arrivare agli anni ’90 e si prosegue con la storia più recente, con il ritorno dell’Italia all’Eurovision Song Contest, dopo anni di assenza, dal secondo posto di Raphael Gualazzi nel 2011 (meritava nettamente la vittoria) al trionfo dei Maneskin nel 2021.

            Portabandiera dell’Italia sarà Marco Mengonicon una versione riarrangiata di “Due vite”, il brano vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo. In 68 edizioni, si tratta della 48ma partecipazione dell’Italia, e Mengoni è l’ottavo artista a tornare in gara. Prima di lui soltanto Domenico Modugno (ben tre presenze); Claudio Villa, Gigliola Cinquetti (con una vittoria ed un secondo posto dietro agli esordienti Abba!), Massimo Ranieri, Al Bano e Romina Power, Mia Martini e Mahmood, tutti con due presenze. Tra gli altri italiani in gara, spiccano (ed avrebbero meritato di vincere) Alice e Franco Battiato (con la notevole “I treni di Tozeur”), Umberto Tozzi e Raf (con la splendida ballad “Gente di mare”, piazzandosi terzi), e – negli ultimi anni, Il Volo (terzi), Francesco Gabbani, Ermal Meta con Fabrizio Moro. L’Italia ha vinto tre volte: a Copenaghen 1964 con “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti, a Zagabria nel 1990 con “Insieme: 1992” di Toto Cutugno, a Rotterdam 2021 con “Zitti e buoni” dei Maneskin. Le edizioni italiane sono state ospitate a Napoli nel 1965, a Roma nel 1991 (ricordata, purtroppo, per un autentico disastro organizzativo e di conduzione) ed a Torino nel 2022.U /

            Oltre a Marco Mengoni, altri due paesi europei parteciperanno con artisti italiani. I nostri vicini di San Marino presenteranno “Like An Animal” dei Piqued Jacks, un gruppo del pistoiese, di Buggiano. La Norvegia sarà rappresentata da Alessandra Mele, savonese di Cisano sul Neva, trasferitasi nel paese materno, per l’appunto la Norvegia, e da semisconosciuta ha trionfato nel Melodi Gran Prix, il ‘Sanremo’ norvegese. La sua canzone è tra le più ascoltate, e di Alessandra Mele si dice un gran bene, anche se i favori del pronostico sono tutti per la Svezia, davanti alla Finlandia; più staccati tutti gli altri, con Alessandra Mele, che alla fine avrebbe deciso di presentarsi soltanto come Alessandra, e con Marco Mengoni accreditati di posizioni tra la sesta e l’ottava.

            Tra gli ospiti della serata finale un altro italiano, Mahmood, che ha rappresentato l’Italia a Tel Aviv 2019 e, con Blanco, lo scorso anno a Torino. È la prima volta che un cantante italiano si esibirà fuori concorso in un’edizione di Eurovision che si svolge all’estero.

            Alla Liverpool Arena si sfideranno i rappresentanti di 37 paesi. Saranno ventitré i cantanti solisti (dieci uomini, tredici donne), quattro duetti (due maschili, uno femminile, uno misto) e dieci gruppi (sette maschili, uno femminile e due misti). Il più giovane artista in gara è il 16enne greco Victor Vernicos; il meno giovane, il 61enne Damir Martinovic, leader della band croata Let3.

            Moltissime, come sempre, le canzoni presentate in inglese. Solo i rappresentanti di Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Finlandia, Slovenia, Albania, Croazia e Moldavia proporranno i brani nelle rispettive lingue madri, cosa molto meritoria, ed anche coraggiosa.

            Non resta che attendere pochi giorni per vedere o ascoltare la 68ma edizione dell’Eurovision.

(Franco Baccarini)

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